Vaccini assassini
Vaccini assassini
Una mansarda arredata a incastro. Un letto matrimoniale collocato sotto le travi, scaffali incastonati nel sottoscala, mobiletti bassi spinti negli angoli, un televisore a terra con cuscini davanti, due lucernari appaiati sovrastanti una panca. Una giovane coppia è raccolta in silenzio nel monolocale. Lui fa zapping seduto a gambe incrociate di fronte al televisore, lei sfoglia annoiata delle riviste distesa sulla panca.
– Hai finito di smanettare con quel telecomando? Non ti dai mai pace!
– Perché non trovo più nulla da vedere, le serie ormai me le sono sparate tutte.
– E allora usciamo, pure io mi sono stancata di rigirarmi sempre gli stessi giornaletti!
– E dove vuoi andare? Ancora a camminare nel parco? Io mi sono stufato.
– No, mi piacerebbe andare a un cinema, a un concerto, persino a una mostra, to’!
– Non possiamo, lo sai benissimo, quei bastardi non ci fanno entrare!
– E tutto questo per colpa tua.
– Per colpa mia?
– Certo, io il vaccino me lo volevo fare, sei tu che non me lo hai permesso!
– No cocca, io te lo avrei fatto pure fare, ma non volevo ritrovarmi vedovo appena sposato.
– Il solito esagerato! Invece così rischiamo di morire per il virus appena usciamo.
– Sempre che il virus esista. E poi almeno è naturale. Invece nei vaccini ci mettono un sacco di schifezze.
– Ma figurati, saranno finti, tanto per farci credere che servano a qualcosa.
– Stai scherzando? Sai come li fanno i vaccini? Dentro quello per il vaiolo c’è veleno di vipera, sangue, interiora, escrementi di pipistrelli, rospi e cuccioli lattanti.
– Me che schifo! Io sapevo che il virus del morbillo era stato trovato dentro l’intestino dei bambini autistici, al punto che i vaccini possono causare l’autismo…
– Tra l’altro. Ma ciò che è peggio è che adesso ci infilano pure feti abortiti, metalli pesanti e soprattutto microchip! Così possono controllare tutti i nostri comportamenti, ovunque ci ficchiamo!
– Ma tanto se non ci vacciniamo non possiamo andare da nessuna parte.
– Ma almeno non ti cambiano il Dna! Perché c’è pure questo rischio! Che ti curi per una malattia e poi te ne vengono delle altre.
– E no eh? Il mio Dna non voglio che me lo tocchi nessuno! E soprattutto non voglio che mi venga una trombosi! Che a quanto pare capita soprattutto alle donne!
– Ti ho detto che non volevo rimanere vedovo. I vaccini uccidono più del virus.
– Ma io non voglio nemmeno diventare pazza! Dobbiamo fare qualcosa.
– E cosa?
– Uscire, protestare, combattere! – schizza in piedi la giovane, sbattendo la testa contro l’abbaino.
– Tu mi sembri già pazza. Non serve a nulla ribellarsi. Questi ci hanno già fregato. Imponendoci il carcere duro a casa nostra.
– Ma non sai nulla tu! Sei solo strafatto di serie trash. Mentre fuori c’è un mondo che si batte per la libertà, per poter circolare come tutti gli altri anche se non vaccinati, per abolire il green pass o meglio per darlo a tutti!
– Ma sei fuori di testa? Il green pass è un altro strumento di controllo! Serve a schedare dove vai, cosa fai, che gusti hai! Io non mi sogno proprio di prenderlo, rischiando pure di essere manipolato, se non addirittura eterodiretto!
– Etero che?
– No, lascia perdere.
– Invece non lascio perdere il fatto che mi si impedisca di fare quello che mi pare solo perché si crede che sono contagiosa. Tanto hanno dimostrato che i contagi li trasmettono molto più i vaccinati che non quelli come noi.
– Appunto, lasciali contagiare tutti tra di loro, così si estinguono o si fanno gli anticorpi e poi noi, puliti, sani, integri, potremo finalmente uscire.
– Ma non mi va di marcire qua dentro!
– Vatti a fare una corsa sui prati, allora.
– No, ho bisogno di stare in compagnia, andare nei locali, divertirmi un po’! Non sono mica un orso come te!
– Male, perché in queste circostanze è utilissimo.
– E non sono nemmeno una persona imbelle! Me le voglio conquistare le cose! E ora è tempo di lottare per rivendicare i propri diritti! Qui c’è di mezzo qualcosa più grande di noi che ci vuole togliere la libertà… ogni via di fuga!
– Vabbè, quando ne hai trovata una mi fai un fischio?
– Sei il solito cinico. Ti caghi sotto solo perché hai paura di morire col vaccino, o peggio ancora di essere pilotato o trasmutato, ma non fai nulla per cambiare le cose! Mentre ora è tempo di prendere in mano la situazione! – scatta di nuovo in piedi la giovane, abbassando questa volta la testa.
– Ma se ci buttassimo un po’ a letto tutte e due, invece? La rivoluzione la possiamo fare pure più tardi.
Lei lo osserva dall’alto in basso un po’ interdetta. Poi getta lo sguardo sul letto, lo alza verso il lucernario e sospira.
– Perché mi poni sempre queste scelte difficili?
– Tra il mio corpo e il cielo?
– Tra le tue paranoie e il buon senso. Era meglio che ci vaccinavamo.
– Così saremo morti nel giro di due anni, come lo saranno tutti i vaccinati.
– Ma almeno in questi due anni avremmo vissuto da sballo.
– Vedrai come ci sballeremo nei prossimi anni, sopravvissuti all’epidemia da vaccinazione. Vieni piccola mia – il giovane allarga le braccia.
Lei per sfinimento si lascia cadere sulle ginocchia davanti a lui. Poi gli si
abbandona.
– Se però i vaccini debellano il virus ti ammazzo io.